KUPRA Oasi degli Angeli 2018
Colore acceso, molto vivo e non saturo. Il naso è, appena versato, leggermente appuntito, soprattutto l'alcool che sul momento tiene leggermente sedati gli altri odori, spinge sul fondo la speziatura. Alla bocca corrisponde quasi filologicamente quello che si è trovato al naso: leggera spinta alcolica e tanta ampiezza.
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Colore acceso, molto vivo e non saturo. Il naso è, appena versato, leggermente appuntito, soprattutto l'alcool che sul momento tiene leggermente sedati gli altri odori, spinge sul fondo la speziatura. Alla bocca corrisponde quasi filologicamente quello che si è trovato al naso: leggera spinta alcolica e tanta ampiezza.
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Allergeni | Contiene Solfiti |
Denominazione | Marche |
Classificazione | IGT |
Vitigni | Grenache |
Annata | 2018 |
Formato | Bottiglia 75 cl |
Gradazione | 13,00% vol. |
Abbinamenti | Selvaggina, Carni Rosse |
Affinamento in botte | Medio |
Corpo | Robusto, Corposo |
Sentore | Fruttato, Floreale |
Temperatura servizio | 18°-20°C |
Nazione | Italia |
Regione | Marche |
Il Kupra è un vino proveniente da una piccola vigna di poco più di un ettaro, le cui piante hanno oltre 100 anni di età e le cui rese non superano i dieci quintali. Sembrerà strano, ma il vitigno impiantato un secolo or sono è il sardo Cannonau. La sua diffusione in territorio marchigiano sarebbe perciç da porsi in relazione alla transumanza dei greggi. L'origine sarda spiegherebbe inoltre anche il curioso nome che viene usato localmente per quest'uva: "bordò" che potrebbe derivare da "su burdu", ovvero il margine dei campi in cui i pastori sostavano. La vinificazione avviene in barrique e così pure il successivo, lunghissimo periodo di maturazioni di ben 30 mesi.
Gries è la zona più famosa per la produzione del Lagrein in Alto Adige, e fino al 1925 era un comune a sé stante, apprezzato come luogo di villeggiatura, e punteggiato di alberghi, ville, giardini e vigneti. Là dove oggi sorge la chiesa, in epoca romana si era sviluppato un insediamento chiamato “Chellare” o “Keller” (in tedesco: cantina). Più tardi, l’abitato assunse il nome di Gries, che in tedesco significa sabbia o ghiaia. Il porfido bolzanino, il materiale alluvionale trasportato dal torrente Talvera e la sabbia argillosa, caratterizzano questi terreni profondi, collocati tra i 260 e i 300 metri di quota, dove le temperature elevate che dominano in estate e in autunno creano le condizioni ideali per far maturare alla perfezione uve Lagrein di eccellente qualità.Terreno: sabbioso e ciottoloso, permeabile
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Il colore e un intenso rosso rubino. Al naso e potente, con ricordi di prugne selvatiche, visciole e fiori freschi. In bocca e dolce ed elegante. I tannini sono morbidi e lo rendono infinitamente persistente.