Chateauneuf du Pape Rouge Reserve Rayas Chateau Rayas 2007
Chateauneuf du Pape Rouge Reserve Rayas Chateau Rayas 2007. La proprietà più peculiare della denominazione di Chateauneuf du Pape ha avuto una storia corredata di una quasi maniacale “ricerca del contrario”. Il comandante Reynaud, ha definito una ricetta assolutamente inimitabile per ottenere la magia delle sue bottiglie.
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Chateauneuf du Pape Rouge Reserve Rayas Chateau Rayas 2007. La proprietà più peculiare della denominazione di Chateauneuf du Pape ha avuto una storia corredata di una quasi maniacale “ricerca del contrario”. Il comandante Reynaud, ha definito una ricetta assolutamente inimitabile per ottenere la magia delle sue bottiglie.
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Disponibile dal:
Denominazione | Chateauneuf-du-Pape |
Classificazione | AOC |
Vitigni | Grenache |
Annata | 2007 |
Formato | Bottiglia 75 cl |
Premi e riconoscimenti | Wine Spectator 90+, Winebol 90+, Robert Parker 90+ |
Abbinamenti | Da Meditazione |
Corpo | Corposo |
Sentore | Tostato, Speziato |
Temperatura servizio | 18°-20°C |
Nazione | Francia |
Regione | Francia, Cotes du Rhone |
Allergeni | Contiene Solfiti |
La proprietà più peculiare della denominazione di Chateauneuf du Pape ha avuto una storia corredata di una quasi maniacale “ricerca del contrario”. Il comandante Reynaud, cittadino raffinato prestato alla campagna, ha definito una ricetta assolutamente inimitabile per ottenere la magia delle sue bottiglie.
Solo quattro uomini si sono succeduti alla guida di Rayas dalla sua fondazione nel 1880 quando Albert Reynaud, notaio ad Avignone, perso l’udito, decide di riconvertirsi e di dedicarsi alla produzione di vino.
Ed è nel 1920 che il figlio di Albert, il giovane Louis, decide di mettere in bottiglia i vini di Rayas e di commercializzarli sotto proprio nome. Louis amplia anche le proprietà dell’azienda acquisendo altre vigne nella zona che ancora oggi affiancano il prestigio di Rayas.
Nel 1978 gli succede il figlio cadetto Jacques che muore prematuramente nel 1996, non senza aver lasciato alcuni vini che sono entrati nella leggenda. Alla sua morte prende le redini aziendali il nipote Emmanuel che si occupava già delle altre proprietà familiari dagli inizi degli anni ’80. Ad ogni passaggio di mano gli amatori di questo vino hanno rimpianto le grandi annate del passato, per poi arrivare a capire che Rayas vive nella continuità e che basta aspettarlo per avere le soddisfazioni che solo lui sa dare.
I terreni di Château Rayas sono non lontani dal villaggio di Châteauneuf, ma isolatissimi e difficilmente raggiungibili, rappresentano un unicum nella denominazione del sud del Rodano. Terre ricche di sabbia e povere di sassi, si differenziano notevolmente da quelle circostanti, creando un ambiente ideale per la coltivazione della Grenache. L’esposizione delle parcelle, frequentemente a nord, costituisce poi un punto di forza che regala a queste uve ed ai vini la forza e l’eleganza dei grandi vini.
Le vigne sono quasi esclusivamente ad alberello ed hanno un’età ragguardevole e negli ultimi anni sono state progressivamente ripiantate provvedendo però a sostituire solamente i ceppi che mano a mano andavano a morire. Senza cedere alle mode del momento, da più di vent’anni non vengono utilizzati pesticidi e gli interventi in vigna, come in cantina, sono limitati al minimo.
La cantina, per chi è abituato allo sfoggio di tecnologia oggi tanto diffuso, può lasciare perplessi se si ha la fortuna di visitarla. Strutture vecchie e cariche di muffe, botti quasi centenarie che si stenta a credere stiano ancora insieme e strumenti a dir poco minimali. A Rayas non si cerca la perfezione, ma l’unicità. Lieviti esclusivamente indigeni, macerazione in tini di cemento, in acciaio per il bianco, e lente maturazioni in vecchie botti. Niente di più. Vini fatti per sfidare il tempo e per sedurre nel tempo.
Esposizione a nord, impianti su terre leggere e sabbiose in luogo dei classici sassi, rese per ettaro paragonabile solo alla dorata follia di un Yquem, tutto condito da una vinificazione tradizionale, senza eccessi di tecnologia o di boisé.
Oggi il comandante Reynaud non c’è più, ma suo figlio continua l’opera con la stessa devozione e con i medesimi risultati facendo di Rayas il più bel monumento vivente a Chateauneuf.
CHATEAUNEUF DU PAPE CHATEAU RAYAS ROUGE
Contrariamente alla tradizione, secondo la quale il miglior Chateauneuf-du-Pape sarebbe il risultato di una miscela di uvaggi differenti, da Chateau Rayas viene usata solo uva Grenache e in particolare quella che deriva da vigneti la cui pendenza è rivolta a nord. Il vino viene lasciato a lungo nelle botti, e questa permanenza più lunga del normale ha il compito di aggiungere complessità e intensità al vino. Il risultato è un vino che potrà essere consumato dopo 20 anni o anche di più. È un vino ricco di personalità, con un marcato aroma esotico e con note di ciliegia nera . Al palato il vino assomiglia nella sua costituzione a un Porto con una buona intensità e magnifici aromi sensuali.