Sangiovese Grosso Vitigno a Bacca Rossa (Toscana) Tra le maggiori eccellenze vinicole italiane spicca il Brunello di Montalcino: rosso, corposo e realizzato con uve Sangiovese, è proprio uno dei fiori all'occhiello del Centro Italia. Si tratta senza dubbio di una delle specialità più pregiate della cultura vinicola del nostro Paese, ma a renderlo così esclusivo è il tipo di uvaggio impiegato, a base di Sangiovese Grosso, così chiamato per i suoi acini dalla buccia spessa e pruinosa. Scopriamo insieme tutte le caratteristiche di questa uva così popolare!.
Il Sangiovese Grosso probabilmente esprime a Montalcino il suo massimo potenziale. I vitigni vengono coltivati tra le valli delimitate dai fiumi Orcia, Asso e Ombrone che conferiscono aromi e profumi tipici a questa varietà di vino. Questa tipologia di uva cresce in un territorio dal clima secco e pressoché mite che permette una maturazione lenta e graduale degli acini. Tutto questo grazie al clima tipicamente Mediterraneo del territorio toscano. Il Sangiovese Grosso è un clone del Sangiovese originale che venne impiantato da Clemente Santi, della dinastia Biondi-Santi che è di fatto il primo chimico, farmacista e agricoltore ad aver sperimentato con questi vitigni per dare origine ad un tipo di vino di Sangiovese Grosso in purezza.
Caratteristiche del vino: Il vitigno di Sangiovese Grosso viene coltivato in tutta la zona di Montalcino e costituisce uno dei patrimoni enologici più famosi e importanti di Italia, si stima che un ettaro di questo vigneto arrivi a costare anche 500.000 euro e la sua produzione è destinata al solo Brunello e Rosso di Montalcino. L’uva di questo vitigno è dunque particolarmente adatta alla produzione di vini rossi importanti, per le sue caratteristiche come gli elevati tannini e una buona acidità che in fase di vinificazione restituisce il migliore nettare di Bacco prodotto nelle terre toscane.