Il Verdicchio di Matelica di...
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Descrizione del Vitigno Ruche; Vitigno a Bacca Rossa
RUCHE’ (Piemonte): L’origine del nome Ruché è di difficile derivazione. Poiché la varietà è strettamente legata al territorio di Castagnole Monferrato, un piccolo comune vicino a Asti, alcuni pensano che sia attribuibile alla confraternita dei frati di San Rocco, altri alla predilezione del vitigno per le rocche più scoscese ed assolate. I risultati positivi della Cantina furono propiziati dal legame commerciale con un’azienda di Cocconato, la Fratelli Dezzani, che lo impose all’attenzione del mercato con successo immediato. Oggi gli impianti nella zona della doc, ottenuta nel 1987, sono numerosi e il vino sta scoprendo anche una piccola ribalta internazionale. Per quanto riguarda la descrizione ampelografica, il Ruchè si presenta come uva a frutto nero con vigoria vegetativa media e produttività buona ma non sempre costante. La foglia è medio – piccola, trilobata e più raramente pentalobata di colore verde chiaro e glabra. Il grappolo ha forma cilindrico – piramidale, allungato, compatto e composto con acini medi e subrotondi dal colore tendente al violaceo, buccia consistente e molto pruinosa. L’epoca di maturazione coincide con la fine di settembre o, al massimo, l’inizio di ottobre. Non essendoci attestazioni bibliografiche ed essendo molto vaghe le testimonianze verbali sull’origine del vitigno, questo vino si è dotato di un alone di mistero che lo rende molto affascinante. Per quanto riguarda l’origine del nome, sono state fatte due ipotesi: si pensa che derivi da San Rocco poiché sarebbe stata una comunità di monaci devoti a questo santo che avrebbero introdotto la sua coltivazione in zona; c’è invece chi attribuisce il suo nome alla predilezione del vitigno per i terreni delle rocche più alte.
Un tempo, per la gente di Castagnole Monferrato, il Ruchè era il vino della festa, un vino che si poneva come alternativa ad altri di consumo quotidiano e che col tempo ha acquistato un alone leggendario diventando nell’immaginario collettivo il vino che aveva accompagnato le milizie astigiane nelle crociate e che aveva contribuito alla vittoria dei Longobardi contro i Franchi nei pressi di Refrancore. Il fascino e il mistero di questo vino sono reali, le sue origini sconosciute e il suo sapore così particolare lo distinguono nettamente da tutti gli altri vini piemontesi e lo rendono una vera perla della viticoltura di questa regione.
La zona di produzione del Ruche’ comprende l’intero territorio dei comuni di: Castagnole Monferrato, Grana, Montemagno, Portacomaro, Refrancore, Scurzolengo e Viarigi.
Caratteristiche del vino: se ne ricava un vino da dessert, con buona aromaticità e un buon contenuto alcolico. Rientra nella DOC Ruchè di Castagnole Monferrato.