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Il cuore pulsante di Fessina si trova a 670 mt slm. Le vigne – circa sette ettari - sono situate tra due antiche sciare semicircolari, colate laviche del passato che isolano il vigneto come i vecchi muri dei “clos” francesi, creando un microambiente unico. I noccioleti si alternano alla vite, qualche pianta di olivo completa il puzzle agrario delle rasole, che ritagliano i terreni coltivabili ingabbiandoli in scuri muri di pietra lavica.A Fessina si trovano ancora vecchi vigneti, prevalentemente piantati col metodo tradizionale ad antichissimo dell’alberello in quadro con alte densità di viti per ettaro e una produzione limitata di grappoli. Il vigneto è situato su una dorsale di terreno poco profondo, nero, con un’ importante presenza di sabbia, ricco di piccole pomici e fini argille destrutturate. Su questo terreno abbondano oligoelementi, ferro, potassio, calcio, fosforo, magnesio, manganese: i vini ottenuti dalle uve prodotte su questi suoli sono in grado di stupire per la ricchezza e la complessità dei profumi accompagnati ad un’ interessante ed elegante struttura. Sia attraverso il profumo che attraverso il sapore, è percettibile la spiccata mineralità.
A Rovittello l’inverno è rigido, con nevicate frequenti, la primavera è fresca e piovosa, l’estate calda e asciutta, un autunno lungo, tiepido, con un differenziale termico molto elevato tra la notte e il giorno. Vini “verticali”, dalla netta acidità e il profilo definito. A Fessina si pratica una viticultura fatta a mano, come si ritrova in Valtellina, nella Valle della Mosella, nella Valle del Reno, con pendenze che possono fortemente variare e diffusi terrazzamenti che sostengono autentiche perle rocciose: su queste piccole terrazze crescono Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Carricante in prevalenza. La coltivazione non è biologica, ma “consapevole”: ci sta solo quello di cui ha bisogno la vite.
L’Etna, il più alto vulcano attivo d’Europa proclamato nel 2013 Patrimonio dell’Umanità dall’ Unesco, è un luogo particolare, che riconduce alla nostra dimensione. Una montagna che cambia tutti i giorni, come noi. Tutti i giorni esce un po’ di cenere, un po’ di polvere, qualche sbuffata di fumo. Ed il paesaggio muta visibilmente. Questo fumo apporta nuova terra alla montagna, che cresce, si rigenera.
Racchiuso tra la valle dell’ Alcantara, il bacino del Simeto e la piana di Catania da un lato, il mare dall’ altro, si trova il massiccio dell’ Etna, esteso per 1570 Km2 e con un perimetro di 110 Km. La sua vetta sfiora i 3350 m. con falde dolci, fino i 1550 m., coltivate ed abitate. Si evidenziano colate di lava scura con chiazze di bosco e macchie di ginestre fino ai 2400 m. e poi, a finire, nuda roccia. La base del vulcano appare ben rilevata sul livello marino, mentre il cono si erge fino ai 2900 m., dove si appiattisce in un altipiano ellittico come il residuo di un vecchio cratere, per arrivare al cono terminale, ancora attivo. Centinaia di coni lavici secondari si trovano sparsi lungo il pendio, dai quali occasionalmente fuoriesce materiale lavico che arriva spesso fino alla zona popolata. Nel 1669 una colata raggiunse Catania distruggendone alcuni quartieri, mentre nel 1928 distrusse Mascali. Il terreno vulcanico è costituito da lava, basalti, tufi, lapilli e ceneri molto permeabili all’ acqua. Sulla cima è sempre presente la neve nel periodo invernale, ma la zona risulta essere arida in quanto priva di fiumi e ruscelli. Questi ultimi si trovano abbondanti in basso, insieme a sorgenti e pozzi.
Cantina Tenuta di Fessina" Contrada Rovittello Via Nazionale SS 120, 22 Castiglione di Sicilia (CT) - Sito web: www.tenutadifessina.com
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